domenica, gennaio 16, 2011


Stamattina si sono avuti i dati definiti sul referendum a Mirafiori e quindi si è saputo che il si ha vinto con il 54% dei voti, non è stato dunque un plebiscito, anzi decisivo si è dimostrato il voto degli impiegati che con 421 voti contro 20 hanno in pratica ribaltato il voto operaio e reso determinante la vittoria del fronte del si. Penso comunque che questa sia una vittoria di Pirro, un po’ come quella che ha avuto Berlusconi nel voto di sfiducia dello scorso dicembre, perché nei reparti operai delle carrozzerie e di montaggio il no è stato predominante, cosa vuol dire questo: che innanzitutto gli operai hanno dimostrato un grande coraggio e una forte dignità, non è facile votare contro il referendum sotto il ricatto della chiusura della fabbrica, e in secondo luogo adesso sarà molto più difficile per la fiat portare avanti il suo progetto senza la partecipazione convinta di quelle persone ne che sono la parte fondamentale e attuativa. Il risultato è poi importante perché nonostante la vittoria del si, si è dimostrato che questa politica sindacale di riduzione dei diritti e di democrazia nelle fabbriche non potrà essere estesa facilmente ad altre aziende, specialmente in quelle e sono tante dove la fiom è maggioritaria, non dimentichiamoci che la fiat di Mirafiori non ha mai rappresentato la parte più combattiva dei metalmeccanici italiani e quindi questa situazione potrà determinare e sviluppare un fronte di lotta, che se unito a quello studentesco potrà finalmente ribaltare l’attuale politica italiana e dare importanti risultati.

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